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Fabio D'Anna
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di Fabio D'Anna
Caro maestro, ho letto sui giornali una sua dichiarazione: Siamo di fronte alla scelta di una nazione che non ha il coraggio di fare scelte di rottura e a cui piace la menzogna" con la quale si rammaricava della sconfitta di Grillo.
Capisco questa amarezza che ho vissuto anche io quando si contrapponevano destra e sinistra, proprio Beppe Grillo però mi ha fatto capire che andando ad analizzare le verità e/o le menzogne dette dai leader politici esistono sempre buoni motivi per non votare nessuna delle parti, quindi constatato questo diviene normale che gli italiani facciano altre ed ulteriori considerazioni pur di scegliere di votare qualcuno.
L'aspetto che voglio contestarle, ampiamente diffuso nel popolo grillino, è proprio quello di credersi portatori di verità assoluta. Ognuno di noi è frutto di un bagaglio di esperienze personali, da amico di Beppe Grillo lei ne avrà potuto ascoltare solo una parte e non credo sia in grado di giudicare cosa rappresenta la verità per tutti gli altri italiani.
Esiste un mondo che ha potuto direttamente constatare le bugie di Beppe Grillo e di molti esponenti del Movimento 5 Stelle, un mondo fatto di espulsi, delusi, fuoriusciti che conoscono molto bene il M5S e che si sentono profondamente offesi dal sentirsi chiamare bugiardi quando hanno dovuto subire sulla loro pelle l'enorme peso della denigrazione grillina.
Vorrei quindi saggiare la sua onestà intellettuale invitandola a confrontarsi con queste persone, invitandola a presenziare personalmente ad un evento organizzato da Democrazia in Movimento.
L'8 giugno a Roma, presso il centro congressi Fusolab in viale della Bella Villa 94 dalle 10:00 alle 18:00, si incontreranno una notevole rappresentanza di queste persone sono sicuro che ascoltando le loro storie non potrà continuare ad affermare che Grillo sia l'unico rivelatore di verità in un mondo di bugiardi.
Le racconteranno delle opportunità fallite di ciò che sarebbe dovuto divenire il M5S, un movimento democratico senza leader e con un sistema che avrebbe dovuto rivoluzionare la politica tramite la democrazia diretta. Tali promesse sono state disattese ma costoro rimangono ancora convinti che il reale cambiamento, in grado di scardinare il sistema, sia proprio la messa al bando del leaderismo e della presunzione di poter affidare le sorti del paese a pochi salvatori messianici.
Siamo tutti in grado di fare belle promesse, mantenerle è una virtù assai rara.
Il motivo di questo incontro è proprio quello di dimostrare che con l'unione di vari soggetti politici interessati alla democrazia diretta e partecipata, il progetto iniziale del M5S possa essere realizzato anche senza Grillo ed il suo marchio di qualità.
Molti italiani non hanno votato per Grillo anche perché, valutando tra bugie e verità, hanno trovato nel M5S più ipocrisia degli altri, infatti da un lato usano slogan come l'onestà andrà di moda e dall'altro infliggono profonde ingiustizie alle stesse persone che hanno contribuito a farlo crescere.
Come lei può ben capire senza giustizia non vi è onestà!
Utente: DANNA
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del 28/05/2014
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