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Fabio D'Anna
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di Mario Paolo Rossi fonte: gruppo Facebook
A dispetto del nome, le Consulte civiche non sono affatto soltanto organi consultivi.
Intanto sono organi consultivi per pareri obbligatori, anche se finora non vincolanti, riguardo alle
tematiche di pertinenza.
Per il resto, e' riconosciuta espressamente dal regolamento comunale ogni facolta' di assoluta autonomia
propositiva e di iniziativa motu proprio. Dalle consulte partiranno progetti, proposte e ogni altra
iniziativa , su input dei cittadini e senza aver bisogno di alcuna delega o commissione.
Le consulte avranno potere di interpello e di interessamento diretto presso ogni ufficio e istituzione
comunale. Nella piu' ampia autonomia e nella migliore efficacia, avvicinando, anzi eliminando, la distanza
che divide il cittadino dall'amministrazione comunale. La mission delle Consulte civiche e' quella di
eliminare o ridurre la distanza tra cittadini e amministrazione (nella sua componente sia politica che
gestionale), assicurando una dialettica costante, un passaggio continuo di proposte e feed back, le Consulte
civiche permettono alle istituzioni rappresentative di rimanere vive svolgendo la loro funzione e non
mummificate o sorde o insensibili o slegate dalla base (per i motivi piu' disparati). Le Consulte facilitano
le connessioni e i meccanismi tra pubblica amministrazione e cittadini. Il compito delle consulte non e'
infatti competitivo o sostitutivo delle istituzioni rappresentative (consiglio comunale, circoscrizione o
altro) ma quello di favorire e consentire a quelle un' efficace rappresentanza mediante un rapporto vitale
quotidiano con i cittadini. Le Consulte civiche non vogliono sostituire, d'altro canto, la altre modalita'
piu' o meno informali e autonome di condivisione e incontro tra cittadini. Sarebbe un controsenso affidare o
pretendere dalle Consulte una sorta di monopolio della cittadinanza. Questa idea e' estranea al progetto e
al senso delle Consulte civiche.
Anzi ,l'autonomia e la sussidiarieta' presuppongono il rapporto vitale in tutta la lunghezza e lo spessore
della civicita'. Per concludere : le Consulte civiche hanno una precisa collocazione nella pianta-albero
della sussidiarieta' civica -politica e come tali si distinguono in quanto esprimono con particolari
modalita' proprie la possibilita' di interagire efficacemente e con strumenti propri di accesso ai luoghi
istituzionali della pubblica amministrazione e della rappresentanza politica.
Facolta' che tramite i portavoce le Consulte possono per regolamento direttamente mettere in atto, con un
elevato potere di vigilanza, controllo, sollecitazione, pressione, proposta progettuale.
Cio' nell'assoluto rispetto degli altri canali (formali e informali) gia' normati e previsti della
partecipazione civica .
Le Consulte possono anche proporre progettualita' per la citta' e seguirle nel loro iter di sviluppo accanto
e in collaborazione con l'amministrazione.
Le Consulte nascono quindi e trovano il loro significato pieno come strumenti di facilitazione dei processi
civici /amministrativi e politici, al fine di restituirli come veri servizi al cittadino per una migliore
qualita' di vita e benessere sociale in citta'.
Utente: DANNA
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del 24/07/2015
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