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Fabio D'Anna
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di Giuseppe Pipitone Fonte: di Giuseppe Pipitone
Per mesi è stata la parola dordine di tutti i candidati presidenti della Regione Sicilia. Dopo aver assistito allAssemblea regionale più inquisita della storia che ha toccato il record di 24 deputati su 90 tra indagati, imputati o addirittura arrestati (quasi il 30 per cento: tre su dieci) i candidati governatori hanno arringato le folle promettendo una attenta pulizia tra tutti gli aspiranti deputati regionali. Anche Gianfranco Miccichè, candidato presidente di Grande Sud, Futuro e Libertà e Partito dei Siciliani (ovvero il nuovo nome del Mpa di Raffaele Lombardo), aveva toccato largomento, predicando però massima cautela. Liste pulite? Il tema va affrontato ma con prudenza, era stato il monito dellex luogotenente di Silvio Berlusconi in Sicilia. E infatti il suo partito ha ricandidato Franco Mineo, imputato per intestazione fittizia di beni e indagato per abuso dufficio. Forse per qualcuno sarebbe stato più facile cavalcare londa demagogica che ricorre in questi giorni, ma noi abbiamo preferito accordare una apertura di fiducia a Mineo: non siamo il tribunale dellinquisizione, ha cercato di spiegare il coordinatore di Grande Sud Giacomo Terranova, suscitando limmediata replica di Futuro e Libertà, che appoggia Miccichè ma gli contesta le candidature per bocca di Fabio Granata: Il codice etico va applicato, non è linquisizione ma una garanzia per i cittadini. Miccichè desista da questa decisione.
Miccichè, però, non ha desistito. E anzi ha rilanciato candidando a Messina Mario Briguglio, sindaco del comune peloritano di Scaletta, coinvolto nellinchiesta sullalluvione che tre anni fa causò la morte di 37 persone. Accusato insieme ad altri 17 amministratori locali di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni gravi colpose, il suo slogan è prima la sicurezza del tuo territorio. In sostegno di Miccichè, si ricandida con il Partito dei Siciliani anche Giuseppe Arena, condannato in primo grado a 2 anni e 9 mesi insieme allex sindaco di Catania Umberto Scapagnini per falso in bilancio.
Aveva rischiato di rimanere fuori dalle liste di Lombardo Riccardo Minardo, arrestato nellaprile 2011 per associazione a delinquere, truffa aggravata e malversazione ai danni dello Stato, sospeso dallArs e poi riammesso una volta tornato a piede libero. Alla fine il suo nome è stato incluso nel collegio di Ragusa. A Catania gli autonomisti ricandidano anche Fabio Mancuso, in uscita dal Pdl, arrestato per bancarotta nel dicembre scorso.
Anche i Popolari dItalia Domani si erano espressi sulle liste pulite. Il caso di avviso di garanzia non è un ostacolo, perché significa che stanno facendo un accertamento e non cè alcuna ragione di esclusione, altrimenti le liste le facciamo fare alle procure, aveva spiegato lex ministro dellagricoltura Saverio Romano, assolto in primo grado per concorso esterno a Cosa Nostra e attualmente indagato per corruzione. Il suo partito però è andato oltre. E a Ragusa ha candidato Giuseppe Drago, che non ha alcun avviso di garanzia o accertamento allattivo, ma una condanna definitiva per peculato: quandera governatore si sarebbe appropriato dei fondi riservati alla presidenza. La Cassazione lo aveva pure interdetto dai pubblici uffici, e nel 2010 Drago si era dovuto dimettere da parlamentare nazionale. Nel giugno scorso linterdizione è scaduta e adesso Drago è tornato in pista.
Si è ricandidato con il Pid anche Santo Catalano, che a causa di un patteggiamento a un anno e undici mesi per abuso edilizio aveva rischiato di decadere da deputato nel giugno del 2011. Dichiarato ineleggibile dal tribunale civile era stato salvato dal voto segreto dei colleghi onorevoli, che a pericolo scampato lo avevano anche festeggiato tra i corridoi di palazzo dOrleans. Il partito dellex governatore Salvatore Cuffaro candida anche il deputato nazionale Pippo Gianni, ex sindaco di Priolo, arrestato nel 1994 per concussione e condannato in primo grado a tre anni. Nel 2000 fu assolto dalla Cassazione, nel frattempo però vinse 23 milioni di lire giocando al lotto i numeri smorfiati della sua condanna in primo grado. Risolti i guai con la giustizia, tempo fa Gianni fece parlare di sé, quando chiarì la sua posizione sulle quote rosa in politica: Le donne non ci devono scassare la minchia sintetizzò.
E a proposito di liste pulite, in casa del Pdl avevano invece cercato di fare le cose per bene. Prima avevano varato un codice etico tutto interno al partito del predellino, poi avevano ritirato la candidatura di Roberto Corona, deputato uscente arrestato nel dicembre scorso dalla procura di Roma e attualmente indagato per truffa. Tra i berlusconiani che sostengono la candidatura di Nello Musumeci è rimasto però Salvino Caputo, condannato in appello a un anno e cinque mesi per tentato abuso dufficio, e ci riprova anche lex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, condannato a sei mesi per peculato. Sempre col Pdl si candida per la prima volta lex sindaco di Trapani Girolamo Fazio, condannato in primo grado per violenza privata: recentemente avrebbe anche morso il naso di un avversario politico alla fine di una seduta del consiglio comunale trapanese.
La pulizia dellArs è stato ovviamente uno dei primi punti del programma di Rosario Crocetta, ex sindaco antimafia di Gela ora appoggiato dal Pd e dallUdc. Con il partito di Pierferdinando Casini corrono però Marco Forzese, indagato nellinchiesta sulle promozioni facili al comune di Catania, e Pippo Nicotra, sindaco del comune di Aci Catena poi sciolto per mafia nei primi anni 90. Nel listino di Crocetta doveva essere incluso anche lex sindaco di Alcamo e presidente dellAnci Sicilia Giacomo Scala, imputato per abuso dufficio a Trapani. Alla fine però Scala è stato candidato soltanto nella lista del Pd. Il mio caso, cioè labuso dufficio, non è previsto nel codice etico del Pd fra quelli che prevedono lesclusione dalla liste, ha spiegato. Qualche vertenza con la giustizia cè anche tra gli undici aspiranti governatori. Corre per diventare presidente anche Cateno De Luca, arrestato per concussione nel giugno scorso e attualmente indagato. E mentre viene il dubbio che le famose liste pulite alla fine non siano poi così tanto linde, gli uscieri di Palazzo dei Normanni ci hanno tenuto in queste ore a diramare un comunicato stampa, con cui annunciano che fino a domenica lArs rimarrà chiusa. Il motivo? Una semplice disinfestazione dei locali. Come dire che, in ogni caso, Palazzo dOrleans sarà pulito.
Utente: DANNA
Pubblico
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del 30/09/2012