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Fabio D'Anna
Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente.
Per cambiare qualcosa costruisci un modello
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di Una storia di fonte anonima tratta da internet
Una tempesta terribile si abbetté sul mare. Lame affilate di vento gelido trafiggevano l'acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia. Aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare.
Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l'acqua si placo e si ritirò. Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano nell'agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa. Il fenomeno molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche troupe televisive per filmare lo strano fenomeno. Le stelle marie erano quasi immobili stavano morendo.
Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c'era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare. TUTTI STAVANO A GUARDARE E NESSUNO FACEVA NIENTE. All'improvviso il bambino lascio la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con piccole mani tre piccole stelle di mare e, sempre correndo, le portò nell'acqua. Poi torno indietro e ripeté l'operazione.
Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò: "Ma che fai ragazzino?"
"Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia" - rispose il bambino senza smettere di correre.
"Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!" - gridò l'uomo. "E questo succede su centinaia di altre spiaggie lungo la costa! NON PUOI CAMBIARE LE COSE!"
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: "Ho cambiato le cose per questa qui".
L'uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle di mare in acqua.
Adesso tocca a te, decidi se vuoi restare a guardare o unirti a noi che abbiamo deciso di cambiere le cose nonostante siano troppe le cose da cambiare.
Utente: DANNA
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del 26/02/2016
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