Il buon esempio parte dal basso. Con noi la democrazia si evolve!
Fabio D'Anna
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di Fabio D'Anna
La democrazia non è un sistema perfetto ma è il migliore che conosciamo, essa rappresenta la speranza di un governo fatto per molti, non diremo per tutti perché sarebbe utopico, diremo per molti o meglio per il bene comune.
Ma la democrazia non è uno status che una volta ottenuto possiamo ritenere acquisito per sempre, si tratta di una lotta continua, un continuo susseguirsi di vittorie e sconfitte che vedono contrapposti il popolo democratico e chi invece vorrebbe acquisirne il controllo. Sarà perché negli ultimi anni abbiamo abbassato la guardia ma a mio giudizio le difese democratiche dei cittadini si sono progressivamente indebolite, fino ad avere per diversi anni un sistema elettorale incostituzionale. Una legge rinnegata da tutti persino dagli autori ma che per essere abolita ha necessitato l'intervento della Corte Costituzionale, dopo una lunga battaglia legale intrapresa da pochi cittadini caparbi. Questo fatto basterebbe da solo ad allontanare per sempre dalla politica tutti coloro che quella legge l'hanno votata e mantenuta.
Oggi continuano a nascondere la loro incapacità dicendoci che avrebbero bisogno di riforme che diano maggiori poteri, facendo credere che la colpa del disastro creato è tutta della mancanza di accentramento di potere.
La democrazia (dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere) etimologicamente significa "potere al popolo", o anche "governo del popolo" ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini.
In democrazia devono sussistere determinate condizioni:
- suffragio universale maschile/femminile;
- in un sistema rappresentativo sono necessarie elezioni libere (non coercitive),
competitive (se le forze in campo sono tali che alcuni sono fortemente avvantagiati su gli altri non c'è competizione),
regolari (privi da brogli o artifizi), ricorrenti (se una volta votato non si ripetono dopo qualche anno, non sussiste più la democrazia, più passa il tempo e più le elezioni tendono ad essere meno rappresentative della volontà del popolo);
- pluralità di parti (associzioni/movimenti/partiti) che concorrono a determinare la politica del paese (multipartitismo);
- fonti di informazione plurime ed imparziali (il controllo o anche solo il concentrarsi delle fonti informative su pochi soggetti crea un serio rischio di deformare la volontà del popolo);
- diritti inviolabili dei cittadini (alcuni diritti non possono essere una concessione della classe politica, la popolazione ha dei diritti naturali che non possono essere scalfiti nemmeno da una maggioranza assoluta, ecco il motivo per cui la Costituzione non è una legge come le altre);
- eliminazione delle estreme diseguaglianze socio-economiche e culturali, che costituiscono un impedimento alla partecipazione politica dei cittadini (se un uomo deve pensare in primis alla sua sopravvivenza personale e della sua famiglia non avrà mai il tempo per rivendicare le sue idee politiche);
- sufficiente acquisizione teorico/pratica di cultura democratica da parte della classe politica e concittadini/concittadine. (Proprio quest'ultimo punto sembra smarrito ed proprio il motivo che mi ha spinto a scrivere questo articolo, ricominciare a parlarne).
Tutte queste sono condizioni NECESSARIE ma non sufficienti, errore diffuso è considerare suffientemente democratico un sistema che soddisfi una o alcune di queste condizioni, la democrazia invece richiede che TUTTE queste condizioni siano rispettate e non solo, queste sono solo le condizioni minime, l'attacco ad una sola di queste è un attacco alla democrazia.
Giusto per ribadire il concetto ai più ottusi:
NON basta che si voti, il come si vota, la legge elettorale ad esempio, la rappresentatività del voto sono concetti altrettanto essenziali. NON basta che esista un parlamento, questo deve essere utile e funzionale allo scopo e lo scopo della democrazia, il fine ultimo da non dimenticare mai, è non che esista un governo o una governabilità ma che sia fatta la volontà del popolo (democrazia=governo del popolo), NON basta che si stabilisca una maggioranza ma è necessario che si tenga conto, con giusti pesi e misure, anche delle ragioni delle minoranze.
Questa è la democrazia! La difficoltà nel mantenerla è che mentre per aggredirla bastano in pochi per difenderla serve
molta partecipazione. Tu da che parte stai?
Utente: DANNA
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del 19/01/2014
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