Il buon esempio parte dal basso. Con noi la democrazia si evolve!
Fabio D'Anna
Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente.
Per cambiare qualcosa costruisci un modello
nuovo che renda la realtà obsoleta.
Buckminster Fuller
Il nostro è un movimento in crescita a cui tutti sono chiamati a partecipare.
Tutte le informazioni necessarie alla registrazione.
Iscriviti alla nostra mailing list.
Vieni a conoscerci personalmente. Controlla il prossimo evento programmato.
di Massimo Sernesi
La crisi Ucraina, come quelle in Egitto, Siria e quelle in corso in innumerevoli altri paesi, hanno un tratto in comune: la ricerca della democrazia e la contestazione della costituzione.
E tutte potrebbero essere risolte con cambiamenti in senso più democratici della costituzione.
In Ucraina di fatto è stato deposto per il ritorno alla costituzione precedente e il cambio di maggioranza in parlamento provocati dai tumulti nel paese.
Anche il problema della Crimea sarebbe risolto se la costituzione prevedesse regole per la secessione volontaria di un territorio, cosa che forse andrebbe resa obbligatoria per tutte le costituzioni del mondo.
Morsi in Egitto è stato deposto proprio perché la costituzione da lui redatta, dopo l'abbandono del tavolo da parte delle opposizioni, non rispecchiava più il volere del popolo. Non essendoci il recall, che anch'esso dovrebbe essere obbligatorio, l'unico modo per deporlo sono state le proteste di piazza, come anche in Siria.
Ma chi dovrebbe stabilire queste regole minime necessarie? Probabilmente l'Onu, rifiutando l'ingresso ai paesi che non le rispettano.
In fondo anche un dittatore può ben sottoporsi a votazioni e recall. Sappiamo bene che i metodi per rimanere al potere li può trovare lo stesso.
Quanto pubblicato è riferibile al suo autore, è inteso ad alimentare il dibattito e non rispecchia le posizioni ufficiali di Democrazia in Movimento
Utente: CAVALIERESPES
Pubblico
visite 853
del 21/03/2014