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Fabio D'Anna

Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente.
Per cambiare qualcosa costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta.
Buckminster Fuller

  • Il multiregime

    Il multiregime

    di Massimo Sernesi

    Le elezioni europee hanno sancito definitivamente la fine del berlusconismo e l'inizio del renzismo, l'unica speranza è che quest'ultimo non duri vent'anni come purtroppo capita in Italia. 

    Ma Berlusconi e Renzi, a ben guardare, sono solo due espressioni di un regime che, in Italia, dura dal dopoguerra: il regime partitocratico. Lo stesso che nella prima repubblica era criticato da Berlinguer, Pannella e altri. Quello per cui si vota "per partito preso" senza guardare troppo ai contenuti e fidandosi delle decisioni calate dall'alto. La deformazione dei nostri tempi ha trasformato questa tendenza nel leaderismo oggi imperante e ha anche alcune diramazioni in certi abusi nella giustizia e nell'economia, per non parlare dell'informazione. 

    Ma la realtà è che non sono nemmeno i partiti a comandare, essi sono espressione dei veri poteri forti, italiani e/o internazionali, che comandano il regime plutocratico decidendo chi finanziare e appoggiare, a volte finanziando anche più forze contrapposte per stare sul sicuro. Anche senza cadere in eccessi complottisti è sempre più chiaro che la finanza, di fatto, comanda sia sulla politica sia sull'economia reale, scavalcando i giochi di potere dei pesci grandi o piccoli mantenendo saldo il predominio di alcuni squali sulla catena alimentare. 

    Ma l'acqua in cui sguazzano gli squali della finanza è l'economia attuale, frutto del dilagare delle idee neoliberiste e del Washington Consensus, che ha indebolito il potere degli stati fino a renderli succubi dei poteri forti. 

    Ben pochi riescono a opporsi a questo sistema e chi lo fa ha spesso vita breve, sia perché si crea automaticamente molti nemici sia perché costruire un'alternativa è difficile, lo dimostrano le vicende di Venezuela e Argentina. Le forze esterne a questo sistema di potere, come credo sia e debba essere DiM, non possono non tenerne conto se vogliono fare analisi politiche corrette, distinguere tra possibili alleati e nemici giurati e lavorare per costruire  un'alternativa, con un occhio vigile sugli esperimenti di chi ci sta già provando. 


    (Fonte immagine: http://it.wikipedia.org/wiki/Atmosfera#mediaviewer/File:Atmosfeer_Atmosfera_-_Italiano.png)


    Quanto pubblicato è riferibile al suo autore, è inteso ad alimentare il dibattito e non rispecchia le posizioni ufficiali di Democrazia in Movimento

    Utente: DANNA

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    del 26/05/2014

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