Il buon esempio parte dal basso. Con noi la democrazia si evolve!
Fabio D'Anna
Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente.
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di Giacomo Russo Spena - Fonte MicroMega
Se il semestre italiano non ha dato nessun segnale di
discontinuità in Europa, quel che resta della sinistra nostrana guarda
con ammirazione e speranza alla Grecia di Tsipras. è mai possibile la
nascita di una Syriza italiana che unisca tutte le forze a sinistra
del Pd?
In Italia siamo indietro e rischiamo di rifare
alcuni errori. Mentre capisco la scelta del papa straniero Tsipras,
non condivido lidea di una Syriza italiana. è una forzatura. In
Grecia Syriza ha raggiunto lattuale consenso perché durante la crisi
economica ha svolto un lavoro effettivo nel sociale dove ha garantito ai
cittadini diritti e servizi grazie a pratiche di mutualismo: penso alle
mense e alle cliniche popolari, alle farmacie e alle cooperative di
disoccupati. In Italia la situazione è differente.
Oltre
a Syriza, la Troika guarda con preoccupazione al repentino sviluppo di
Podemos, il partito spagnolo che sta scuotendo la Spagna. Syriza e
Podemos, seppur differenti sotto alcuni aspetti, sembrano le due forze
capaci di trasformare gli assetti in Europa. Podemos rompe con tutti gli
schemi classici della sinistra novecentesca e fa della Casta e dei
banchieri un bersaglio politico. La sinistra italiana, per rinascere,
non dovrebbe affrontare anche il tema della crisi della rappresentanza?
In
questi anni cè stata una drammatica deriva oligarchica e proprietaria
dei partiti e la capacità rappresentativa è venuta meno anche per la
consapevolezza che il potere decisionale fosse esterno alle sedi
legittime e in mano a poche persone. La Corte Costituzionale ha emesso
due importanti sentenze: una contro il Porcellum, decretando illegittima
la legge elettorale in vigore, laltra contro i soprusi del
marchionnismo, stabilendo che non potesse essere esclusa la Fiom dagli
stabilimenti. Lego queste due fondamentali sentenze perché entrambe
pongono il problema della rappresentanza. E lo pongono nellimpresa e
nella società cioè nel lavoro e nella politica, nei diritti sociali e in
quelli civili. E un punto importante sul quale non abbiamo riflettuto
abbastanza ed è la via per far recuperare legittimità alle istituzioni e
alla politica.
Per sopperire alla crisi economica e
politica nel Paese, il direttore di MicroMega Paolo Flores dArcais ha
più volte insistito sulla necessità di dar vita a una forza Giustizia e
libertà, un soggetto della società civile. Che ne pensa?
La
sinistra italiana ha alle spalle due fallimenti: la lista Arcobaleno e
Rivoluzione Civile di Ingroia. Due esperienze inopportune nate per
mettere insieme i cespugli esistenti ed offrire una scialuppa a
frammenti e a gruppi perdenti della sinistra. Chi pensa di ricostruire
un soggetto di sinistra o socialmente insediato guardando a Sel,
Rifondazione, Alba e minoranza Pd sbaglia. Lo dico senza iattanza, ma
hanno perduto una capacità interpretativa e rappresentativa della
società. Nulla di nuovo può nascere portandosi dietro queste zavorre.
Rifondazione è un residuo di una storia, Sel ha avuto mille
vicissitudini, la Lista Tsipras mi pare si sia dilaniata subito dopo il
voto alle Europee. Ripeto: cercare di creare una nuova soggettività
assemblando quel che cè nel mondo propriamente politico secondo me è
una via perdente. Bisogna partire da quel che definisco coalizione
sociale. Mettere insieme le forze maggiormente vivaci ed attive: Fiom,
Libera, Emergency che ha creato ambulatori dal basso movimenti per i
beni comuni, reti civiche e associazionismo diffuso. Da qui, per
ridisegnare il nodo della rappresentanza.
Il suo giudizio sui partiti esistenti è molto duro. Ma per una coalizione sociale non ci vuole tempo, addirittura anni?
Ci
vuole pazienza e occorre ricostituire nel Paese un pensiero di
sinistra. A livello istituzionale abbiamo assistito alla chiusura dei
canali comunicativi tra politica e mondo della cultura, ciò si è
palesato durante la riforma costituzionale. Come negli anni '60-'70, per
il cambiamento istituzionale, deve tornare la rielaborazione culturale.
Il lavoro che ha svolto MicroMega in questi anni è prezioso e va
continuato in tal senso. Insieme a Il Fatto sono le due testate che
hanno tenuto dritta la barra. Ora vanno moltiplicate le iniziative,
vanno connessi i soggetti sociali (anche attraverso la Rete) e va
recuperato quel che cè di produzione culturale operativa. Infine,
tassello fondamentale: organizzazione. Tali processi non possono essere
affidati semplicemente alla buona volontà delle persone.
In tutto questo, qual è il suo giudizio sul M5S? Il grillismo è in una crisi irreversibile?
Non
so se i 5 stelle siano definitivamente perduti, di certo stanno
perdendo molteplici chance. Il movimento ha deluso le aspettative: non
ha ampliato spazi di democrazia, non ha inciso in Parlamento e in
qualche modo ha accettato le logiche interne. Serpeggia una profonda
delusione tra gli stessi elettori grillini. Mentre la vera novità è lo
sviluppo di un'opposizione sociale al renzismo, lembrione della
coalizione sociale di cui parlavo prima
Utente: DANNA
Pubblico
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del 06/05/2015