Decidiamolo Insieme

Il buon esempio parte dal basso. Con noi la democrazia si evolve!
Fabio D'Anna

Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente.
Per cambiare qualcosa costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta.
Buckminster Fuller

Istituzioni

  • Il controllore

    Il controllore

    Il renzismo in un Paese macchiettistico

    di Alessandro Crociata
    Il nuovo testo dell'art. 55 della Costituzione, se approvato, reciterà "La Camera dei deputati è titolare del rapporto di fiducia con il Governo ed esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e quella di controllo dell'operato del Governo".
    Accidenti, direte, "esercita la funzione di indirizzo politico" e di "controllo dell'operato del Governo".
    Beh, allora stiamo tranquilli, l'organo eletto dal "popolo sovrano" indirizza e controlla il Governo.
    Tutto bello, tutto giusto. Se non fosse che ti capita quel brutto vizio di approfondire le cose.
    Allora leggi la lettera f) dell'art. 1, comma 1 della L. 52/2015 (quello conosciuto come "Italikum"): "sono attribuiti comunque 340 seggi alla lista che ottiene, su base nazionale, almeno il 40 per cento dei voti validi o, in mancanza, a quella che prevale in un turno di ballottaggio tra le due con il maggior numero di voti, esclusa ogni forma di collegamento tra liste o di apparentamento tra i due turni di votazione".
    Che significa ciò? Semplice: al partito che ottiene almeno il 40% dei voti al primo turno, o anche un solo voto in più al ballottaggio spettano 340 seggi, ossia la maggioranza assoluta della Camera.
    Aspetta. E quindi?
    Vuoi vedere che un solo partito ottiene la maggioranza assoluta ed esprime il Presidente del Consiglio sul quale dovrà    poi esercitare le funzioni di "indirizzo" e "controllo"?
    A quanto pare.
    Ma non è finita mica lì.
    Art. 3 dello Statuto del Partito Democratico: "Il Segretario nazionale rappresenta il Partito, ne esprime l'indirizzo politico sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione ed è proposto dal Partito come candidato all'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri".
    Grandioso. Geniale. Bene, bravo, bis.
    Il Segretario Nazionale del Partito Democratico (Renzi) diventa il Presidente del Consiglio (Renzi).
    In quanto Segretario (Renzi) stabilisce l'indirizzo politico del Partito Democratico.
    Il Partito Democratico avendo la maggioranza assoluta nella Camera determina l'indirizzo politico che deve essere seguito dal Governo (guidato da Renzi).
    In sintesi: il Presidente del Consiglio (Renzi) segue l'indirizzo politico del Segretario del Partito Democratico (Renzi). 
    Lo stesso Segretario del Partito Democartico (Renzi), poi, attraverso la maggioranza assoluta del suo partito nella Camera dei Deputati, controlla l'operato del Governo di cui egli è Presidente del Consiglio (Renzi).
    Non è un Paese, è una macchietta.

    Utente: ALECRO

    Pubblico
    visite 738
    del 30/09/2015

  •  

  • Seleziona altri Articoli

    Altri Articoli

    Tutti gli articoli

    Costituiamoci
    Democrazia 2.0
    Lettera agli indecisi
    L'alternativa che non cerchi
    Il paradosso delle regioni a statuto speciale

Registrati ora!!!

Download

Login - Accedi

 

In evidenza

Documenti - Argomenti articoli

Sostienici