Il buon esempio parte dal basso. Con noi la democrazia si evolve!
Fabio D'Anna
Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente.
Per cambiare qualcosa costruisci un modello
nuovo che renda la realtà obsoleta.
Buckminster Fuller
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di Domenico Gallo
Quella che è appena trascorsa può essere ricordata come la settimana più
pazza del secolo. Da tempo gli orizzonti internazionali sono diventati
sempre più minacciosi. La guerra si è insediata in vaste regioni del
pianeta e sta cingendo dassedio, a sud e ad est, le regioni dellEuropa
che per settantanni erano riuscite a mantenere la pace dolorosamente
riconquistata nel 1945. Come le nubi non possono essere fermate dalle
frontiere, così il carico di follia e di morte generato dalla guerra ha
attraversato i campi di battaglia ed ha scatenato fulmini e saette su
città pacifiche come Parigi, Bruxelles, Instambul. Nellultima
settimana si sono verificati eventi sconvolgenti, che possono sembrare
molto diversi fra di loro, ma in realtà sono convergenti verso lo stesso
risultato: la restaurazione del caos. Questa settimana di passione è
iniziata a Nizza, la sera del 14 luglio, quando un combattente di
Daesh (il sedicente Stato islamico) ha scagliato un grosso camion contro
la folla che festosamente riempiva la Promenade des Anglais,
provocando 84 morti e 200 feriti. Nellarsenale degli strumenti letali è
stata sperimentata per la prima volta una nuova arma: il camion. Nella
notte fra il 14 ed il 15 luglio si è consumata la tragedia del fallito
colpo di Stato in Turchia contro il Presidente Erdogan, cui ha fatto
seguito il colpo di Stato vero, quello realizzato dal Capo dello Stato
turco che ha aggredito, con violenza inaudita, i capisaldi dello stato
di diritto, con lo scopo evidente di trasformare la Turchia in un
califfato. Sono spaventose le misure adottate da Erdogan, ma hanno tutte
un significato ben chiaro. Sono stati destituiti ed arrestati 2.745
giudici e pubblici ministeri, fra i quali due giudici della Corte
Costituzionale e 140 giudici della Cassazione. Quindi sono stati
destituiti 15.200 insegnanti delle scuole pubbliche ed è stata ritirata
la licenza a 21.000 insegnanti di scuole private. Sono stati destituiti
1.577 fra presidi, rettori e docenti universitari e sono stati sospesi
15.200 dipendenti del Ministero dellIstruzione pubblica, mentre è stata
revocata la licenza di trasmissione a 24 emittenti radio televisive. La
Turchia ha ricordato l'Associazione nazionale magistrati - è uno dei
47 Stati del Consiglio d'Europa e ne ha sottoscritto le Convenzioni:
L'annullamento della concreta indipendenza e dell'autonomia dei giudici
è una plateale violazione della Convenzione Europea dei Diritti
dell'Uomo. Se in un Paese non sono liberi i magistrati non è libero
nessuno. In effetti colpendo i magistrati, che sono i guardiani delle
regole, si rende possibile qualunque abuso del regime politico ai danni
dei cittadini. Ma ugualmente grave è lattacco agli insegnanti, perché
rende unintera popolazione ostaggio dellignoranza e delloscurantismo
religioso, mentre la chiusura dei mass media non allineati al regime,
oltre a spegnere ogni voce di dissenso, contribuisce ad ottenebrare i
cuori e le menti. Sono stati colpiti i fondamenti dello Stato di
diritto: lindipendenza della magistratura, la libertà dinsegnamento e
la libertà di manifestazione del pensiero. Senza questi presidi, non
solo non esiste più la democrazia, ma si realizza forzatamente la
trasformazione verso un ordinamento che assomiglia al Califfato. Il
sogno di Ataturk, fondatore di uno Stato laico e moderno è stato
dolorosamente infranto. In Turchia si sta realizzando il più
straordinario successo dellIsis. La terza notizia, convergente, è il
trionfo di Donald Trump, che proprio ieri è stato incoronato candidato
del Partito Repubblicano alla corsa per la Casa bianca. Qualcuno
potrebbe chiedersi, che relazione cè fra Trump, lIsis e la Turchia? La
risposta è semplice, lavvento dei Repubblicani guidati da Trump alla
Casa bianca è stato giudicato dallEconomist un pericolo per il genere
umano quanto lISIS. Entrambi questi soggetti politici condividono lo
stesso obiettivo, distruggere lordine mondiale partorito dalla seconda
guerra mondiale e fondato sulla Dichiarazione universale dei Diritti
delluomo.
Di fronte a questo drammatico imbarbarimento del quadro
internazionale, la prima cosa a cui bisogna pensare è quella di tenerci
stretti i principi di civiltà giuridica che ci hanno consegnato i padri
costituenti ed impedire che ci vengano scippati.
Utente: DANNA
Pubblico
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del 22/07/2016