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  • Close the source and open the opportunities

    Close the source and open the opportunities

    Quando Open Source e' utilizzato a sproposito.

    di Fabio D'Anna

    Open source (termine inglese che significa codice sorgente aperto), in informatica, indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono la libera acquisizione e la modifica da parte di altri. Nessuno mette in dubbio l'altissimo ruolo che questo semplice principio ha apportato allo sviluppo dell'informatica nel mondo, con questo metodo infatti taluni software sono stati usati e migliorati da grandi quantità di programmatori che ci hanno cosi regalato eccelsi sistemi operativi come linux ed anche una infinita quantità di prodotti gratuiti.

    Molti però sono convinti che qualunque software dichiarato open source sia di per se indice di un software di qualità. La qualità di un software si misura con diversi fattori: affidabilità, robustezza, efficienza, usabilità, scalabilità, ecc. Certamente un software open source, essendo il codice disponibile, da sempre la possibilità di essere migliorato ma, come molti programmatori sanno, molto dipende dalla bontà del progetto iniziale, se il progetto è fatto male si fa prima a riscriverlo da capo.

    Chiunque può dichiarare il proprio software open source ed infatti la quantità di software di questo tipo è veramente elevata, sono pochi però i progetti che risultano di particolare successo che vengono adottatti, sviluppati e migliorati da altri programmatori. Potremmo ammettere che la garanzia che si tratti di un software di qualità può dipendere dal largo uso che se ne fa dello stesso ma certamente non dall'etichetta che porta adosso nella sua licenza. Specialmente i programmi che interessano solo una certa nicchia di persone fanno fatica ad ottenere i vantaggi derivanti dal rendere il software aperto.

    Esistono ottimi programmi open source, ottimi programmi proprietari, pessimi programmi proprietari e pessimi programmi open source. Certo spesso si preferisce usare un programma gratuito piuttosto che uno a pagamento anche se questo non è sinonimo di migliore, dipende dal grado di qualità che si è disposti ad accettare.

    Quando state cercando il miglior programma in assoluto però non limitatevi a guardare solo con che tipo di licenza è rilasciato.

    Utente: DANNA

    Pubblico
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    del 24/06/2014

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