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Politica

  • I politici sono tutti uguali?

    I politici sono tutti uguali?

    I grandi uomini in politica esistono ma sappiamo riconoscerli?

    di Fabio D'Anna
    Oggi tutti sappiamo chi era Peppino Impastato, figlio di un mafioso si ribella alla logica della mafia e la combatte con orgoglio e coraggio fino alle estreme conseguenze. Peppino però non lo faceva solo a parole, lui faceva politica, tutti i santi giorni la sua attività politica era continua e meritoria, era un vero e proprio attivista politico. Nel 1975 organizza un'associazione che promuove attività culturali e musicali e che diventa il principale punto di riferimento por i giovani di Cinisi, all'interno del Circolo troveranno spazio ìl "Collettivo Femminista" e il "Collettivo Antinucleare", intorno al 1977 Giuseppe Impastato e il suo gruppo realizzano Radio Aut, nel 1978 partecipa con una lista che ha il simbolo di Democrazia Proletaria, alle elezioni comunali a Cinisi. Proprio così, oggi verrebbe definito in modo dispreggiativo un politico, un piccolo politico di un paese di provincia ma era un grande uomo di cui noi ci accorgiamo solo adesso.

    Libero Grassi non era uno dei tanti imprenditori uccisi dalla mafia, la sua azione di ribellione alla logica del pizzo nasceva da una profonda convinzione politica e di riscatto morale che desiderava diffondere ai siciliani.Scriveva articoli politici per vari giornali, si fece intervistare convintamente da Samarcanda perché il suo messaggio si diffondesse, per Libero era importante spiegare che solo una rivoluzione culturale avrebbe potuto sconfiggere la mafia, svolgeva politica attiva nel Partito Repubblicano Italiano. Diviene poi con la moglie attivista del Partito Radicale. Volete forse mettere nello stesso calderone dei tanti politicanti trasformisti anche Libero Grassi?

    Dei tanti uccisi dalla mafia, Pio La Torre è probabilmente l'unico a cui viene riconosciuto universalmente di essere stato prima di tutto un politico.Nel 1952 venne eletto al consiglio comunale di Palermo. Nel 1960 entrò nel Comitato centrale del Partito Comunista Italiano, e nel 1962 fu eletto segretario regionale,nel 1963 e 1967 deputato all'ARS. Berlinguer lo volle alla Segreteria nazionale e nel 1972 venne eletto deputato e poi rieletto nel 1976 e 1979. Un politico di lungo corso, uno che secondo alcuni oggi sarebbe da rottamare al secondo mandato.

    Questi sono solo tre esempi di persone impegnate in politica che oggi sappiamo essere stati una grossa spina nel fianco per la mafia, la storia ci insegna che in realtà vi sono state tante vittime della mafia dimenticate che sono state uccise proprio per la loro attività politica (anche per loro noi rinverdiamo la memoria ogni anno nell'evento "La mafia non è mai stata onorevole"). I grandi uomini esistono, persone che inseguono ideali e non semplicemente il loro tornaconto, esistono anche all'interno di quei tanto depauperati partiti anche se quasi mai in posizioni apicali. Persone che meritano la nostra stima perché si impegnano seriamente per la nostra società, tuttavia questi uomini e questi volti non siamo in grado di riconoscerli, i media inseguono lo scoop, il paradossale oppure ciò che è già conosciuto e raramente danno spazio semplicemente a chi fa della politica un impegno quotidiano. Nessun valore viene dato al merito ed all'impegno, ciò che conta nei partiti è solo il consenso ed il consenso viene spesso da chi ha già un "nome". Essere famosi non è sinonimo di merito, basta guardarsi intorno e constatare il motivo per cui si diventa popolari.

    Se solo per uno scherzo del destino questi grandi e sconosciuti uomini si riunissero insieme in sol movimento, in un solo obiettivo, tutti insieme nella medesima organizzazione, tutti uniti in un'unica grande causa politica, allora la politica potrebbe ricominciare ad essere riconosciuta per quello che è: il patto civile che regola la nostra convivenza e potremmo tornare a crederci.

    Il nostro impegno è qui, ora: Appello agli intelletti.

    Utente: DANNA

    Pubblico
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    del 30/08/2016

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