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di Marco Travaglio tratto dal "Il Fatto Quotidiano" del 20 aprile 2016
Appena è esplosa linchiesta di Potenza, Renzi ha accusato la Procura di non arrivare mai a sentenza.
Ma che discorso è? Tutte le inchieste arrivano a sentenza. Che
può essere di condanna, di assoluzione o di non doversi procedere per
prescrizione. Se intende lamentare un eccesso di prescrizione, può
modificarne le norme.
Il governo dice di averlo fatto almeno per la corruzione.
In realtà ha aumentato un po le pene, dunque ha un pochino
allungato la prescrizione. Ma il problema è rimasto pressoché
inalterato: abbiamo una prescrizione relativamente lunga prima che il
reato venga scoperto, e scandalosamente breve dal momento in cui
iniziano le indagini. Per i reati puniti fino a 6 anni, compresi molti
contro la PA, è di 6 anni, prorogabile al massimo fino a 7 anni e mezzo
(dal giorno in cui il reato è stato commesso, sintende): se il delitto
viene scoperto dopo 6 anni, restano 18 mesi per indagini, udienza
preliminare e tre gradi di giudizio. Le pare serio? Il nostro sistema,
dopo il dimezzamento dei termini causato dalla ex-Cirielli, è stato
dichiarato illegittimo dalla Corte di giustizia europea per le frodi
comunitarie, con linvito ai giudici italiani a disapplicarlo. Così
abbiamo un doppio binario: i reati contro lUe non si prescrivono mai,
tutti gli altri quasi sempre. Basta una norma di una riga che sospenda
la prescrizione col rinvio a giudizio, o almeno con la prima sentenza:
perché non la fanno?
Renzi dice che dovete lavorare di più.
Mettere in relazione la durata dei processi con laccusa ai
giudici di essere dei fannulloni è unoffesa e una bugia. Segnalo i dati
della Commissione del Consiglio dEuropa sullefficienza della
giustizia: i giudici italiani, su 47 Stati membri, sono quelli che
lavorano di più. Il doppio dei francesi e il quadruplo dei tedeschi. Se i
processi durano troppo è perché se ne fanno troppi e con troppi gradi e
fasi di giudizio. Invece di lanciare accuse infondate, i politici
facciano qualcosa per scoraggiare il contenzioso e i ricorsi, così
calerebbe il numero dei processi. E siano più severi con chi viola la
legge e più attenti ai diritti delle vittime, così calerebbero i reati.
Utente: DANNA
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