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Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente.
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di Valentino Tavolazzi
Questa
sera Veltroni mi ha commosso per la prima volta nella mia vita, con il
suo Enrico Berlinguer. Pur avendo vissuto quegli anni da giovane, un po'
ai margini dell'attivismo politico, da elettore del Pci, tuttavia sono
riemersi nella mia mente antichi ricordi, rivedendo e riascoltando
uomini e donne che oggi sono merce rara, appartenenti
ad una generazione di grande spessore morale e culturale, politici in
grado di concepire ed offrire agli italiani una visione etica del paese.
Uomini e donne che vivevano la loro funzione ed il loro mandato come
una missione, tesa a migliorare l'Italia e l'esistenza dei più deboli,
dei lavoratori, delle donne, dei giovani e degli anziani.
Tra questi Enrico Berlinguer era il più amato. La sua faccia, il suo coraggio, la sua visione innovatrice, la sua onestà, il suo sguardo, fecero breccia nella testa e nei cuori di milioni di italiani, come nel mio e in quello di Marisa, pure lei commossa. Di fronte alla forza, alla lucida speranza che quell'uomo trasmetteva a chi l'ascoltava, sbiadiscono gli errori di strategia politica, che politologi gli imputano ad esempio in relazione alla stagione terroristica delle brigate rosse o alle lotte operaie in Fiat.
Mi ha colpito molto l'immagine di Enrico Berlinguer, rimasto solo negli anni successivi alla più grande conquista elettorale della storia del Pci da lui ottenuta, eppure sempre in trincea, pronto a battersi generosamente per un'Italia migliore, più onesta, più giusta. Fino alla sua morte, dopo l'ultimo comizio a Padova.
Ebbene queste riflessioni aumentano in me il disgusto provato verso la cinica operazione elettorale, condotta nei giorni scorsi in un comizio del MoVimento 5 Stelle a Roma, da uno sgradevole saltimbanco della politica qual é Casaleggio, quando ha invocato il nome di Enrico Berlinguer ed incitato la folla ad imitarlo, nel vergognoso tentativo di accreditare se stesso e quella piazza, quali eredi e prosecutori di un nobile messaggio, che nulla ha da spartire con quell'operazione di raccolta (non) differenziata del voto.
Quanto pubblicato è riferibile al suo autore, è inteso ad alimentare il dibattito e non rispecchia le posizioni ufficiali di Democrazia in Movimento
Utente: VALENTINO
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del 12/06/2014
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